Non sono scomparsi, certo, ma non hanno più la “poesia” di un tempo. Il gelato da passeggio confezionato oggi è passato in secondo piano, sono diminuite le marche, i tipi, a parte l’intramontabile Cornetto Algida e il Nuovo Magnum, ben pochi sono i gelati che hanno ancora il carisma degli anni d’oro.
Negli anni di riferimento di questo blog i gelati confezionati da passeggio erano invece un mercato vivo e pieno di marche e gusti.
Si partiva dai vendutissimi ghiaccioli per finire a cornetti e coppette dai gusti più raffinati e di conseguenza costi più elevati.
Basta andare a ripercorrere gli storici cartelloni/catalogo all’epoca affissi numerosi nei bar. Ogni bar era legato a un marchio e lo si vedeva anche dagli ombrelloni e gli oggetti come porta salviette o posaceneri, che erano sui tavoli. Già con 30 lire potevamo prendere un gelato e gustarcelo ascoltando le nostre canzoni e chiacchierando con gli amici.
Facile ricordare i marchi: Algida, Motta, Sanson, Eldorado, Toseroni, ma tantissimi erano anche marchi più o meno regionali di piccole aziende quasi artigianali.
Gelati nella pubblicità
Anche il settore pubblicitario rispecchiava il florido mercato, sulla TV gli spot erano molti e divertenti come quelli di Carosello e Durante la TV dei Ragazzi. Mentre colorati e pieni di personaggi erano quelli sulle riviste e sui giornaletti, Eldorado, che si specializzò principalmente su prodotti per bambini, trovò per esempio in CoccoBill, diseganto da Jacovitti, il suo portavoce. Sempre Eldorado produsse gelati in collaborazione con Disney, nacquerò cosi i ghiaccioli “Topolino” e “Pippo” e la coppetta “Sport Goofy” e porta una innovazione al Cucciolone , successore del Camillino, sui biscotti del quale compaiono delle vignette con protagonisti Paperino, Topolino, Pippo e altri membri della famiglia Disney.
Sulle riviste per adolescenti la pubblicità invece seguiva mode e personaggi del momento, per esempio l’Algida Piper promosso da Patty Pravo, l’Hippy promosso dai Matia Bazar o la Motta che per la Coppa dei Campioini usava l’immagine di squadre di calcio.
Per i ricordi vi rimando alle immagini dei cartelloni stessi, oggi ricercatissimi dai collezionisti, e ai video in fondo all’articolo.
Un po' di storia
Non molti sanno la storia del gelato da passeggio prodotto dovuto all’intuizione di un gelataio italiano, come in fondo il gelato stesso.
Fu infatti Italo Marchioni, gelataio veneto emigrato negli Stati Uniti, nel 1896 a ideare il primo cono fatto di cialda, pratico per il passeggio. Progettò poi le macchine industriali per produrre coni in serie e brevettò il tutto nel 1903. Sempre dagli Usa arrivò l'idea di inserire il prodotto tra due wafer, come un sandwich (in Italia il primo confezionato tra due biscotti sarà il “Camillino”)
All’azienda Pepino si da invece la primogenitura, nel 1939, del gelato confezionato con lo stecco. L’azienda derivava dalla gelateria di Domenico Pepino che nel 1884 aprì in Piazza Solferino a Torino. Quel primo gelato era il “Pinguino” seguito poco dopo dal “Motterallo” di Motta; i due erano gli antenati del “Cremino” che ancora oggi è tra i gelati più diffusi.
Storia ben diversa è invece quella del ghiacciolo che dobbiamo alla fortuna di un undicenne di nome Frank Epperson che nel 1905 in California, una sera preparò in un bicchiere una bevanda con la soda che mescolò con un bastoncino di legno. Di notte la temperatura scese sotto lo zero e il bicchiere, lasciato incustodito sul davanzale di una finestra, si ghiacciò
L’indomani Frank ritrovò questa inattesa creazione. Gli bastò passare un po’ di acqua calda intorno al bicchiere per estrarre il primo ghiacciolo della storia, che venne gustato con piacere e un po’ di stupore. L’idea fu brevettata solo nel 1923 e giunse in Italia nel secondo dopoguerra grazie i soldati alleati.
Fu subito apprezzato per le proprietà rinfrescanti, la peculiarità da gelato da passeggio, l’aspetto colorato che trasmise una sensazione di estivo buonumore e la varietà dei gusti. Nell’estete del 1970 Algida lo fece diventare prodotto di punta, da quel momento le principali aziende gelatiere si sbizzarrirono con nuove formule: il Calippo, i Gelosuccosi, Zoom, i Puffoghiaccioli.
Approfondimenti
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