Luglio 1980, la fatitica data indicata sulla famosa, e ormai dimenticata, cartolina di chiamata alla leva militare.
Cosi mi presentai a Fano, Caserma Paolini, con la paura che al tempo si aveva all’inizio di quella esperienza che in un modo o nell’altro avrebbe segnato la mia la vita, come quella di altri giovani italiani.
Paolo Cognetti: VII scaglione 1980. Visite, appelli, ritiro del vestiario e poi assegnazione delle brande, rigorosamente a castello in enormi cameroni con decine di altri ragazzi.
Uno dei momenti più importanti, di quel primo mese di vita militare, è la presentazione con il compagno di branda: "Ciao Sono Paolo Cognetti", “Piacere Maurizio Martellini”. Bel ragazzo, simpatico, educato. “Sono fortunato” penso tra me e me, ma non immaginavo ancora neanche quanto.
Libera uscita, logicamente le prime con i vicini di branda. Eccola la prima fortuna: Maurizio è li con la sua 500. A Fano, di luglio, posto di mare e di vacanze, soprattutto di gioventù in vacanza. Nei giorni seguenti scopriamo che avere una macchina a disposizione è il massimo, poi Maurizio è uno che ci sa fare con le ragazze, simpatico, sveglio, spigliato.
Dopo qualche giorno ci dice che prende un permesso perché ha da fare, scompare. Torna la sera con una bellissima Golf Cabrio completamente bianca. Davanti la famosa mascherina quattro fari quadri (Kamei se non ricordo male) che rendeva quella macchina ancora di più un sogno di quanto già non fosse.
Cosi Maurizio si confessò con i commilitoni più vicini. Dietro quella testa rasata quasi a zero, si nascondeva il caschetto con riga in mezzo, classico anni 80, dell’attore che recitava con lo pseudonimo di Leo Colonna.
Io non capii ma i più svegli si illuminarono. Leo Colonna era uno degli attori nelle commedie sexy all'italiana, del periodo. Lui era uno di quelli che invidiavamo a fianco delle più belle donne d’Italia, donne che a molti di noi erano costate già “molte diotrie” (immagino capiate)
Quel mese di CAR (Centro Addestramento Reclute) di colpo si trasformò. Prendemmo a scorrazzare su e giù per le spiagge adriatiche. Il nostro tenente - romano che poi mi ritrovai casualmente collega nel 1985 in BitComputers - divenne (mica scemo) nostro amico e ci copriva sistematicamente quando si rientrava ben oltre l’orario del silenzio.
Già le commedie sexy all'italiana, chi non le ricorda?
La Commedia Sexy
Un sottogenere della commedia all'italiana e di vari generi cine-letterari tipicamente italiani, dei quali mescola vaghe suggestioni e soprattutto luoghi comuni. Nata alla fine degli anni sessanta, ha avuto grande successo in Italia e in Sudamerica per un decennio circa, per poi declinare a partire dal 1982-1983. Conta numerosi sottofiloni, ed è da considerarsi un fenomeno con caratteristiche uniche nel panorama cinematografico mondiale.
Articolati a volte in più episodi, questi film contano numerosi “figli” poiché riscossero nelle sale cinematografiche buoni incassi anche a fronte del crescente successo delle televisioni private a partire dalla metà del decennio. Queste pellicole, furono successivamente considerate come dei film cult, oltre che una riflessione riguardante i costumi del popolo italiano. Il filone ebbe inizio grazie all'idea di alcuni noti produttori dell'epoca, tra cui Luciano Martino, considerato uno dei padri del genere.
La commedia sexy all'italiana possiede alcuni caratteri distintivi, in particolare la combinazione di comicità e scene di nudo parziale o totale. Esso rappresentava all'epoca un qualcosa di innovativo nel cinema, considerato anche il periodo della cosiddetta Rivoluzione sessuale nel quale la commedia sexy all'italiana si inserisce.
Molti film della commedia sexy all'italiana risultano ancora oggi divertentissimi per il pubblico, tanto da essere stati recentemente rivalutati e ricommercializzati in più occasioni. Purtroppo con il nuovo corso del “politicamente corretto”, alcune scene risultano oggi forse un po' meno fruibili, rientrando nel campo della molestia sessuale, dello stalking e dell'omofobia.
Interpreti
Le principali attrici protagoniste straniere sono state: Barbara Bouchet, Edwige Fenech (assieme a Laura Antonelli e a Gloria Guida le più famose e prolifiche attrici di questo genere di film), Janet Agren, Zeudi Araya, Eva Aulin, Annie Belle, Senta Berger, Florinda Bolkan, Nadia Cassini, Mimsy Farmer, Laura Gemser, Nikki Gentile, Sylva Koscina, Dagmar Lassander, Marisa Mell, Nieves Navarro, Lorraine De Selle, Brigitte Petronio, Dominique Sanda, Romy Schneider, Anita Strindberg, Lara Wendel, Marina Lotar (Marina Frajese), María Baxa, Karin Schubert e Ilona Staller (queste ultime quattro poi divenute attrici pornografiche), e persino star hollywoodiane come Ursula Andress, Carroll Baker e Joan Collins.
Le protagoniste italiane dei film di commedia erotica, alcune delle quali definite maggiorate fisiche, sono state: Laura Antonelli, Gloria Guida (le due attrici di maggior successo tra le italiane), Tinì Cansino, Agostina Belli, Femi Benussi, Erika Blanc, Rita Calderoni, Stefania Casini, Annamaria Clementi, Francesca Romana Coluzzi, Donatella Damiani, Cinzia De Ponti, Orchidea De Santis, Ria De Simone, Lory Del Santo, Silvia Dionisio, Leonora Fani, Rosa Fumetto, Ely Galleani, Ida Galli, Daniela Giordano, Gabriella Giorgelli, Serena Grandi, Eva Grimaldi, Lisa Leonardi, Malisa Longo, Franca Mantelli, Michela Miti, Rosalba Neri, Daniela Poggi, Pamela Prati, Maria Rosaria Riuzzi, Anna Maria Rizzoli, Carmen Russo, Sabrina Siani, Jenny Tamburi, Marilù Tolo, Carmen Villani e, prima che passassero al porno vero e proprio, Lilli Carati, Moana Pozzi e Paola Senatore.
In ruoli secondari vi furono tante altre attrici ancora, comprese Alessandra Canale, Patrizia Pellegrino e Maria Teresa Ruta all'inizio della carriera.
Tra i protagonisti maschili una cosa da notare è certamente che, mentre per protagoniste femminili si trattava per lo più di giovani molto belle, gli uomini erano generalmente adulti, non belli, e in genere il loro ruolo era quello di goffi attempati, sempre "arrapati" e fedifraghi. Rari i veri belli protagonisti o co-protagonisti.
Lando Buzzanca è considerato antesignano del genere con una serie di pellicole incentrate sul ruolo di maschio meridionale alle prese con situazioni erotiche sempre al limite del paradossale. Il ruolo di attore dedicato al genere è stato però (per un lungo periodo) quello di Mario Carotenuto, Renzo Montagnani, Carlo Giuffré, Aldo Maccione, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Leo Colonna Pippo Franco, Gianfranco D'Angelo, Umberto D'Orsi, Gianni Cavina, Andrea Roncato, Enzo Cannavale, Bombolo; mentre quello di attore "occasionale" del genere comprende nomi come Enrico Montesano, Massimo Ciavarro, Tomas Miliam, Lino Toffolo, Renato Pozzetto, Michele Gammino, Giorgio Porcaro, Vittorio Caprioli, Diego Abatantuono, Alberto Lionello, Massimo Boldi e Teo Teocoli.
Esistono poi attori che interpretarono un gran numero di film del filone in qualità di ridicole comparse. Tra i più noti Er Braciola (alias Ennio Antonelli), Jimmy il Fenomeno (pseudonimo di Luigi Origene Soffrano) e Salvatore Baccaro.
Generi e titoli
Le storie dei film partivano prevalentemente da storie quotidiane che venivano “eroticamente “ ironizzate e sessualmente estremizzate.
Uno dei titoli più famosi è certamente Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda e Quando le donne si chiamavano madonne entrambi del (1972), interpretati da attori "cult" quali Edwige Fenech, Pippo Franco e Mario Carotenuto che diedero la sensazione di aver trovato un filone d'oro da sfruttare e presto
Partì cosi il filone delle “Poliziotte”, iniziata dalla pellicola di Steno: La poliziotta, del 1974; film, quest'ultimo, ancora sul versante della commedia "ufficiale", con evidenti, per l'epoca, risvolti sociali e politici. Da qui la poliziotta fu subito trasformata e incarnata da Edwige Fenech con il successivo e dichiarato La poliziotta fa carriera 1976 fino all'ultimo film della serie che è del 1981. La pretora di Lucio Fulci (1976), primo nudo integrale dell'attrice, è invece una satira sulla magistratura che vigila sul comune senso del pudore.
Poi fu la volta della serie “Le caserme” dove si produssero opere di taglio estremamente popolare quali i barzelletta-movie, nei quali l'infermiera e l'omosessuale avevano il posto d'onore quale oggetto del desiderio o capro espiatorio. Anche i carabinieri fecero parte di questo filone, sia come personaggi caratteristici, che come soggetti di alcuni barzelletta-movie, ad esempio: I carabbimatti.
Nacque poi un sotto-genere basato prettamente su relazioni erotiche tra membri di una stessa famiglia, spesso in ambienti borghesi, che prese il nome di commedia erotica familiare. L'origine del filone viene fatta ricondurre a qualche anno prima, alla pellicola Grazie zia (1968) di Salvatore Samperi, che pur presentandosi come un'opera "impegnata" venne accolta come pruriginosa per via della sua trama, incentrata su un rapporto incestuoso tra zia e nipote. Tuttavia fu con Malizia (1973) che Samperi, di fatto autore di riferimento di questo sotto-genere, sdoganò tali tematiche e fece al contempo di Laura Antonelli l'interprete principale di queste pellicole.
Nella serie delle scolaresche si focalizzavano invece gruppi di studenti impertinenti che sbeffeggiavano grotteschi ed ingenui professori. Regine del genere furono Gloria Guida nella parte de La liceale e dei numerosi seguiti e Edwige Fenech nella parte de L'insegnante, a fianco alla quale va ricordata anche l'attrice Nadia Cassini.
Negli anni ottanta la fase crepuscolare della commedia sexy è rappresentata dai film seriali di barzellette di cui fanno parte anche i "Pierini" dal nome dell'ineffabile e proverbiale protagonista Pierino: un Gianburrasca sporcaccione ed edonista. Lo storico volto della serie è di Alvaro Vitali che è emblema, genuino e romanesco, di film dalla sceneggiatura fatta di brevissime "avventure" collegate pretestuosamente fra loro.
Le locazioni preferite sono la scuola, le palestre, i collegi; alla bella insegnante tocca finire spiata nelle situazioni più consone all'atto; il rapporto con l'ordine, in qualsiasi dimensione (genitori, preside, polizia...) è fracassone e sbeffeggiante ai massimi livelli.
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